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2 Marzo 2023
Dott.ssa Federica Pusole

Bambini Selettivi:

Bambini Selettivi:

E' assolutamente fisiologico che quando il bambino vede per la prima volta un cibo nuovo lo rifiuti, perché non conosce, non sa cosa sia e lo ritiene "pericoloso".

Ecco che bisogna quindi imparare a riconoscere ciò che è sicuro.

Ovviamente se spiegate (quindi a parole) al bambino tutte le buone proprietà di quel cibo, lui non le apprenderà perché è ancora troppo piccolo: il bambino vivrà le nuove esperienze con le emozioni e grazie al contesto.

Come comportarsi con i bambini selettivi?

I genitori devono offrire sicurezza: portare a tavola lo stesso menù per tutta la famiglia e non piatti differenziati per gli adulti e per i bambini, in modo tale che,  il vostro bambino, si sentirà al sicuro (perchè mangiate anche voi la stessa pietanza).

Inoltre in questo modo apprenderà le buone abitudini (questo è un contesto di un buon esempio; non è immediato, ma creando un ambiente sano a tavola apprenderà e imiterà le corrette abitudini alimentari) in modo tale da superare il rifiuto e la paura per quei determinati alimenti.

Perché i bambini selettivi scartano solo alcuni alimenti?

I bambini scartano i cibi secondo una logica ben precisa: il bambino "vive" il cibo come un'emozione e quindi si sente più confortato e al sicuro con quegli alimenti che gli vengono presentati sempre allo stesso modo: per esempio di solito i più piccoli (non tutti) si sentono confortati con alimenti come pane , biscotti, pasta....

Come mai? Perchè hanno più o meno la stessa forma o meglio viene offerto loro la stessa forma di quell'alimento, ma se cambiassimo il tipo di pane ( per esempio i nonni danno un pezzo di baguette tagliato invece che la classica rosetta data dal genitore), oppure viene offerto loro un altro formato di pasta; o ancora cambia il packaging (la confezione) del succo di frutta, in questo ultimo caso vostro figlio non riconosce “il solito” alimento.

In questi casi il bambino vive una "situazioni di pericolo".

Ecco alcuni consigli:

Andiamo nel pratico!

Per esempio un piatto di pasta con i broccoli: se la pasta sarà mischiata con la verdura non lo accetterà, quello che succederà è che scarterà i broccoli e mangerà solo la pasta.

Proviamo ad impiattare diversamente: nel piatto grande mettiamo la pasta e in una ciotolina a parte qualche broccolo. All'inizio, ancora, i broccoli saranno rifiutati, ma dobbiamo porre fiducia nel bambino e avere tanta pazienza. Proviamo a conoscere il cibo con le emozioni, toccarlo, giocarci, schiacciarlo. Dopo vari tentativi può scapparci l'assaggio e il cibo verrà accettato. Fidati, semplicemente sii da esempio.

Frullare sì o no?

Non frullare il cibo!

Il bambino selettivo sa che in quella preparazione c'è quell'alimento che a lui non piace però se è frullato lo mangia. Inizialmente può funzionare se il bambino scarta un intero gruppo alimentare (frutta, verdura) e in questo modo si evitano carenze nutrizionali, ma a lungo andare sarà controproducente in quanto ci si adegua al suo rifiuto. Il bambino deve vedere e riconoscere l'alimento nella sua forma originale.

Come far mangiare un bambino selettivo:

Offrite parte del cibo frullato e parte no. Per esempio prendiamo lo yogurt alla frutta, all'interno di una ciotolina possiamo mettere un po' di yogurt frullato con mirtilli (metà scodella) e nell'atra metà mettiamo lo yogurt con sopra i mirtilli integri. Pazienza, costanza, fantasia nei piatti e buon esempio! Ripeto, abbiate fiducia.

Cosa NON fare con un bambino selettivo:

  • Non insistere con gli alimenti che rifiuta;
  • Non obbligare, neanche per un "assaggino";
  • No a "calorie vuote" fuori dai pasti principali , come: merendine, dolci vari, spizzicare prima di cena;
  • Non escludere dal menù o nelle preparazioni ciò che il bimbo non mangia (riproporre più e più volte lo stesso alimento nella sua forma integra)

La mensa scolastica aiuta o no?

Assolutamente sì! Al bambino selettivo, all'interno di un contesto scolastico, gli verranno riproposti alimenti diversi, in consistenze e metodi di cottura differenti e vedrà gli altri bambini e/o insegnati mangiare proprio quegli alimenti, quindi la mensa può essere assolutamente di aiuto.

Attenzione però a non fare sedere il bambino vicino ad altri bambini che rifiutano cibo, in quanto apprenderà questo comportamento e lo emulerà a casa.

Se tuo figlio è selettivo e hai bisogno di aiuto e di consigli pratici, contattami!

Ho esperienza con bambini a partire dai 5 anni di età fino all'età adulta (18 anni), con varie problematiche: disturbi del comportamento alimentare, selettività, calo ponderale, disturbo di deficit di attenzione e iperattività (ADHD) associato ad alterazioni del comportamento alimentare.

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