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9 Settembre 2021
Dott.ssa Federica Pusole

Perché è importante avere una corretta alimentazione?

Perché è importante avere una corretta alimentazione?

Il rapporto tra nutrizione, corretta alimentazione e salute è naturalmente molto stretto.

Nella storia recente del nostro Paese, sul piano della salute, si è passati dalla sottonutrizione di un terzo della popolazione negli anni Trenta al sovrappeso, che riguarda oggi quasi il 60% degli italiani, con il 21% di obesi; dati che preoccupano soprattutto in merito al crescente problema dell’obesità infantile.

La diffusione progressiva del sovrappeso e dell’obesità nel mondo rende ragione del termine globesity, coniato per indicare una vera emergenza globale, che minaccia la salute della popolazione occidentale.

In Europa, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) segnala che la frequenza dell’obesità è triplicata negli ultimi due decenni ed ha ormai raggiunto proporzioni epidemiche.

Capire i determinanti delle scelte alimentari del consumatore è estremamente difficile ed è un campo che impegna da moltissimi anni la ricerca. Capire gli ostacoli per alimentarsi in modo corretto e cercare di orientare le scelte del consumatore è un obiettivo ancora più difficile ma doveroso.

La scelta del cibo, complessa e dinamica, coinvolge una vasta gamma di fattori e processi interagenti che sono biologici, psicologici, sociali, culturali, geografici, politici ed economici. La corretta informazione alimentare, sia attraverso la lettura delle etichette dei prodotti, sia attraverso l’informazione sui media, sia attraverso i documenti di educazione e informazione alimentare delle istituzioni è un fattore di fondamentale importanza tra i determinanti individuali, ma non l’unico e probabilmente nemmeno il più importante.

Le preferenze, l’autodisciplina, le priorità sono altri determinanti importanti. Ci sono poi determinanti sociali, ambientali e fisici da tenere altrettanto in considerazione. L’adattamento delle scelte alimentari alle attività lavorative è spesso uno dei fattori determinanti nelle scelte.

A peggiorare la situazione c’è, poi, la sedentarietà: l’OMS stima infatti che circa il 41% degli europei non svolge alcun tipo di attività fisica nell’arco della settimana e ciò aumenta il rischio di malattie croniche.

Secondo l’Atlante delle malattie cardiache e dell’ictus cerebrale, recentemente pubblicato dall’OMS, l’alimentazione non corretta e la sedentarietà rappresentano i maggiori responsabili (preceduti solo dall’abitudine al fumo) dei 17 milioni di morti per malattie circolatorie cardiache e cerebrali.

Emerge quanto sia prioritaria una corretta informazione alimentare, che faccia capire al consumatore che una dieta equilibrata basata su alimenti di origine vegetale come frutta, verdura, cereali integrali e legumi, può essere non solamente salutare, ma anche sostenibile dal punto di vista del portafoglio e dell’ambiente.

Appunto per questo, ad oggi, sta assumendo sempre più importanza il mondo della corretta alimentazione. Sono sempre di più le persone che si rivolgono ai professionisti della nutrizione.

Nel prossimo articolo vedremo meglio a chi la popolazione può rivolgersi.

(Linee guida per una sana alimentazione, Revisione 2018)

(Andrea Ghiselli, Presidente Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione)

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