Dolore costale e intercostale: come risolverlo?
Dolore di media o bassa intensità solitamente riferito come una stilettata con caratteristiche variabili a seconda del tipo di disfunzione o trauma.
Può comparire negli sportivi\ atleti che praticano sport ad alta intensità, con frequenza cardiaca di allenamento solitamente alta, che praticano trazioni o torsioni, ma anche dopo periodi di malattia con tosse e difficoltà respiratorie ( bronchiti polmoniti ecc)
Anatomia del torace:
Il torace o la gabbia toracica non si muove da sola ma grazie ai muscoli respiratori che fanno alzare a e abbassare le coste per permettere l’espansione polmonare.
- Muscoli Intercostali esterni: assistono nell’espansione della gabbia toracica durante l’inspirazione.
- Muscoli Intercostali interni: favoriscono l’espirazione forzata e il ritorno della gabbia toracica alla posizione di riposo.
Negli sport che richiedono una respirazione intensa ( crossfit\ corsa) o movimenti torsionali ( nuoto\ canottaggio), questi muscoli lavorano moltissimo e coadiuvano il movimento assieme al diaframma, i muscoli addominali e la muscolatura paravertebrale.
Cause frequenti di dolore intercostale:
- traumi diretti: arti marziali, rugby, incidenti
- terapie che alterano i tessuti: chemio e radioterapia al torace rendono i tessuti poco elastici
- allettamento prolungato: può provocare dolore costale o toracico con coinvolgimento della colonna dorsale
- riscaldamento scarso o non adeguato: aumenta il rischio di microtraumi e disfunzioni
- sollevamento pesi: uso della respirazione e torchio addominale non funzionale, può coinvolgere coste, sterno e colonna dorsale.
Trattamento osteopatico:
Si procederà quindi ad un analisi delle cause del dolore, analisi dei carichi posturali del paziente, trattamento del area e dei sintomi con mobilizzazione del torace, ripristino delle tensioni rilevate sui tessuti miofasciali, miglioramento della qualità della respirazione a riposo e forzata.
In alcuni casi è necessario procede ad una rieducazione della respirazione insegnando al paziente a percepire meglio il movimento respiratorio evitando sovraccarichi della muscolatura.